Flashback fu rilasciato nel 1992 dalla Delphine Sofrtare originariamente solo per Amiga, in poco tempo divenne un successo mondiale e l’anno seguente fu prodotto anche per computer e console. Tra queste versioni è presente anche quella per DOS, vi state chiedendo com’è venuta? Proseguite nella lettura.
In Flashback assumerete il ruolo di Conrad B. Hart un agente della Galaxia Bureau of Investigation che dopo essere venuto a conoscenza di un complotto nel quale alieni travestiti da funzionari di governo hanno intenzione di distruggere la terra fa una copia della sua memoria nel caso dovesse venirgli cancellata (e chi non lo fa oggigiorno?). Come prevedibile Conrad verrà catturato, la sua memoria verrà cancellata e riuscirà a scampare alla morte fuggendo dai sui rapitori. Dopo questa breve introduzione inizierà il gioco.
La prima cosa che noterete in Flashback sono le grafiche: gli sfondi sono meravigliosamente dettagliati e le animazioni sono molto fluide (grazie all’uso del rotoscpoing), anche i filmati sono molto fluidi e godibili pur essendo composti da poligoni piuttosto semplici. La seconda cosa che noterete, eccezion fatta per i filmati, è la una totale mancanza di musica durante i livelli, la cosa potrebbe sembrare strana ad un primo contatto ma gli effetti sonori (di sottofondo, prodotti dai nemici o da noi stessi) sono molto ben fatti e si sposano alla perfezione con l’approccio minimalista del gioco.
Conrad potrà fare molte azioni differenti (camminare, correre, consultare l’inventario, estrarre la pistola, sparare, saltare, scalare, interagire, ecc..) ma la posizione dei pulsanti e il fatto che diverse combinazioni degli stessi fanno eseguire azioni differenti rendono i comandi abbastanza complicati da utilizzare appena iniziato. Fortunatamente durante la prima parte Flashback richiede di pianificare le mosse più a fondo che un action game puro e questo vi darà tutto il tempo per pensare bene a quali pulsanti premere in modo che quando l’azione inizierà ad aumentare avrete già appreso bene lo schema dei controlli e saprete utilizzarli al meglio. Nota positiva è che, al contrario di molti altri titoli con una buona grafica e controlli poco sensibili, quelli di Flashback sono reattivi e fluidi.
Il gioco offre una sfida sempre all’altezza, puzzle e scontri sono facili in principio e man mano che si procede diventano sempre più complessi. Vi ritroverete più volte a osservare lo schermo cercando di capire meglio dove sono posizionati gli ostacoli e i nemici in modo da trovare qualche modo (spesso uno solo) per superare il livello. Nessun enigma sarà illogico o privo di senso e con un po’ di pianificazione si riuscirà a superare, come si dice in questi casi: sbagliando si impara.
Gli aspetti negativi del gioco sono riconducibili a due piccole sbavature: la prima è che alcune delle sporgenze su cui si dovrà saltare o dalle quali ci si dovrà sporgere hanno i bordi poco definiti, il punto esatto dove dovrete interagire con esse non sarà sempre chiaro o facile da individuare e ci si perderà molto tempo. La seconda pecca è che non è presente un sistema di salvataggio, si potrà ricaricare i livelli solo tramite una password fornita all’inizio degli stessi ed i punti di salvataggio temporanei posizionati nei vari livelli vengono cancellati quando si esce dal gioco. È vero, questi non sono bachi madornali, ma sarebbe stato carino avere una possibilità di salvataggio maggiore e anche morire durante l’azione perché si sbaglia a calcolare il punto d’appiglio non è il massimo.
In conclusione, tralasciando le due sbavature qui sopra, Flashback è un gioco meraviglioso: la storia è interessante, il livello di difficoltà è alto ma adatto, le grafiche sono spettacolari, il sonoro è buono e il design generale è solido. Avrete sempre il cervello impegnato nella risoluzione degli enigmi e il dito pronto sul grilletto per eliminare i nemici finché non rivelerete cosa è successo a Conrad. Tutto questo vi lascerà una bella sensazione di soddisfazione una volta finito il gioco segno della sua ottima realizzazione